Cosa intendiamo per dinamica?

Quell’amplificatore mi piace perché è molto dinamico.
La chitarra elettrica non ha molta dinamica.
Mi consigliate un overdrive dinamico?
Quei pickup penalizzano la dinamica.
Bella la dinamica della tua esecuzione!
La band cura molto la dinamica.

Quante volte abbiamo sentito pronunciare queste frasi… evidentemente la dinamica è importante!
Ma cosa si intende esattamente per dinamica?
E sopratutto: esiste una definizione univoca di questo concetto?

Nella scrittura

Il termine dinamica viene utilizzato nella scrittura musicale in senso espressivo, per definire la quantità di pressione sonora che caratterizza una certa fase dell’esecuzione: da pianissimo a fortissimo, passando per vari gradi intermedi.
Fanno parte delle indicazioni dinamiche anche crescendo e diminuendo, che indicano rampe graduali e continue della variazione di intensità. Assieme all’intensità, può anche variare la densità delle note o degli accordi che utilizziamo, intesa come tipologia e frequenza di eventi nell’unità di tempo. Se ad esempio reitero un accordo più volte nella stessa battuta o sottolineo più accenti ritmici di quanti ne ho seguiti in precedenza e viceversa, magari in tandem con altri musicisti, creo senza dubbio una variazione dinamica di ciò che sto eseguendo.

Accezioni diverse

Anche alzando il volume dell’amplificatore la chitarra suona più forte facendo produrre maggiore pressione sonora, ma l’operazione non ha la stessa valenza.
Il termine “dinamica” assume infatti significati diversi ed articolati, che si differenziano a seconda dell’elemento al quale facciamo riferimento.

Dinamica di un amplificatore

Nel caso appena esaminato, il termine definisce la capacità dell’amplificatore di rispondere alle sollecitazioni piano/forte del musicista in un range abbastanza ampio di valori senza distorcere o senza comprimere troppo il segnale che genera, specie se si tratta di un amplificatore a valvole. La dinamica di un dispositivo che amplifica viene spesso indicata con il termine “headroom”, usato anche per definire lo stesso parametro per un mixer o un preamplificatore e non si riferisce soltanto all’aumento o alla diminuzione della pressione sonora ottenibile modificando il volume complessivo.

Dinamica del segnale audio

Parlando in generale di segnale audio consideriamo come dinamica il rapporto segnale/rumore che in esso è dato di misurare, cioè l’ampiezza della porzione di segnale compreso tra il valore massimo ottenibile e il valore minimo che resta al di sopra del rumore di fondo.

Se ci riferiamo alla dinamica di un effetto a pedale le considerazioni sono simili a quelle fatte nei confronti dell’amplificatore: più che il volume ottenibile valutiamo la capacità del circuito di esaltare il diverso carattere del segnale in ingresso, dotato di valori variabili per attacco ed intensità sonora.

Dinamica di uno strumento

Alla chitarra elettrica è attribuito un range dinamico piuttosto contenuto: ciò significa che la sua capacità di variare l’intensità sonora tra piano e forte è decisamente minore rispetto a quella di altri strumenti, come ad esempio i fiati o il pianoforte.

Dinamica di un pickup

Se ci riferiamo però all’elemento generatore del suo segnale audio, cioè il pickup magnetico, allora la dinamica diventa la rappresentazione della capacità di rispondere alle variazioni del tocco del musicista con suoni dall’intensità e dal carattere mutevole, via via più ricchi di frequenze acute man mano che la plettrata si fa incisiva opposti a quelli più ovattati ottenibili quando essa diventa soft.

Quando giudichiamo una chitarra o un basso dotati di buona dinamica ci riferiamo in genere al fatto che “rispondono bene al tocco”, anche detto “pronuncia delle note”.

Dinamica dell’esecutore

La pronuncia delle note definisce sostanzialmente la dinamica messa in luce dall’esecutore, intesa come la sua abilità nel modificare il carattere di ciascuna singola nota, frase o accordo che esegue, attraverso il controllo della mano destra o del plettro. Accentuazione ritmica, attacco più o meno deciso, pressione maggiore o minore sulla corda, tecnica di esecuzione scelta (arpeggio, strumming, palm muting, ecc.) nonché il numero delle note eseguite nell’unità di tempo sono tutti fattori che influenzano la percezione dinamica di una esecuzione. Anche il tipo di suono utilizzato contribuisce a creare diversi effetti dinamici ed emotivi: un suono pulito che diventa via via distorto man mano che la nota cresce di intensità, poche note lente e vibrate che si infittiscono a creare molte note veloci, suoni puliti che migrano verso distorsioni piene, frasi sui registri bassi che vanno verso quelli acuti e via dicendo.

Dinamica della band

Se dal singolo musicista passiamo alla band il concetto di dinamica si estende alla capacità dell’intero ensemble di dar vita a crescite o cali di intensità in perfetta coordinazione, attraverso l’ascolto reciproco e dimostrando il pieno controllo dei rispettivi strumenti e delle parti della composizione che maggiormente beneficiano della variazione in un senso o nell’altro. Tali variazioni donano una sorta di tridimensionalità a ciò che si suona e vestono l’esecuzione donandole varietà, sottolineandone il carattere e permettendo un maggiore coinvolgimento emotivo degli ascoltatori.

Conclusioni

Come appare evidente, nonostante tutte le descrizioni date contengano un elemento comune che è la variazione dell’intensità sonora, non è facile definire la dinamica in modo univoco, perlomeno senza specificare a quale tipo di dinamica ci si stia riferendo.

Le varie sfaccettature che tale termine assume convivono però felicemente l’una accanto all’altra, caratterizzando tutte assieme l’esecuzione musicale con tratti che sommati tra loro assumono una connotazione assolutamente positiva.

Se la mancanza di dinamica diventa dunque sinonimo di piattezza e poca reattività di un dispositivo, di un suono, di una composizione o dell’esecuzione da parte di una band o di un singolo, la presenza di tale caratteristica a tutti i livelli sottolinea invece vivacità, qualità e ricchezza sia dei suoni che dell’esecuzione, attesta l’attenzione per il coinvolgimento emotivo del pubblico che la band cerca di favorire affiancata da una buona intesa tra i musicisti.