La regolazione della distanza dei pickup dalle corde è un parametro chiave per il funzionamento corretto dei pickup stessi e per l’ottimizzazione della timbrica che sono in grado di offrire.
Un minimo di attenzione riservata a tale operazione garantisce la possibilità di goderne pienamente e sopratutto di eliminare eventuali problemi legati al posizionamento a distanza scorretta, sia per eccesso che per difetto.
CORDE E PICKUP
Il pickup genera il suo segnale grazie alla perturbazione del proprio campo magnetico (normalmente in quiete) indotta dal movimento della corda all’interno del campo stesso.
Le linee che definiscono la struttura di tale campo magnetico si estendono al di sopra dei poli con geometria differente a seconda delle caratteristiche del pickup ed è importante che le corde taglino tali linee nella regione di massima efficacia, in modo da creare un segnale il più possibile ricco e pieno.
Se il pickup è posizionato troppo lontano dalle corde il segnale generato diventa debole perché esse attraversano il campo in un’area non ottimizzata. L’attacco perde di velocità, il livello di uscita diminuisce e la sonorità generale perde “verve”, si spegne progressivamente all’aumentare di tale distanza.
Se il posizionamento è troppo prossimo alle corde il segnale generato è forte, quasi compresso, con un attacco brillante, molto diretto e deciso. In questa condizione possono comparire artefatti ben percepibili suonando sugli ultimi tasti del manico, che fanno sembrare le note fuori tono, come se fossero emesse da corde sfibrate dall’uso troppo prolungato che non tengono più le ottave o come se ci fosse una specie di effetto chorus. Ciò accade quando la vibrazione delle corde è disturbata dalla forza di attrazione dei magneti, che tendono a frenarle impoverendone l’articolazione e la durata del movimento.
REGOLE? NO, GRAZIE
Diverse tipologie di pickup, così come progetti diversi che impiegano magneti differenti, danno luogo a risposte molto varie: non esiste quindi una regola fissa in termini di regolazione.
Le variabili in gioco sono veramente tante e vanno dalle caratteristiche del pickup al setup dello strumento, dalla sezione delle corde allo stile esecutivo del chitarrista che le utilizza.
SINGLECOIL STRATO E TELE

I tradizionali pickup singlecoil per Strato e Telecaster in alnico sono quelli che proverbiamente causano maggiori perturbazioni alla vibrazione della corda: ciò accade perché il loro poli (posti ad altezze variabili nei modelli di tipo “staggered”) sono anche magneti. Questi modelli di pickup necessitano di una distanza minima dalle corde lievemente maggiore per non incorrere nelle apparenti “stonature” delle corde premute agli ultimi tasti.
P90 E HUMBUCKERS

Contrariamente a quel che si potrebbe pensare tanto i P90 quanto gli humbuckers “Gibson style”, dal suono decisamente più potente e dal flusso magnetico altamente superiore, esercitano un potere coercitivo sulle corde minore di quello dei singlecoil in alnico. Situazione similare ritroviamo anche nel caso di singlecoil con magnete ceramico.
La diversità che accomuna tutti questi progetti consiste nel fatto che i loro poli vengono più correttamente definiti “espansioni polari”, perché non sono essi stessi magneti.
I magneti veri e propri, costituiti da elementi di vario formato, si trovano al di sotto della bobina, ad una distanza dalle corde assai maggiore di quella dei poli in alnico.
MASSA E INERZIA
Il potere coercitivo dei magneti sulle corde condiziona l’inerzia delle stesse, ma è a sua volta funzione della lunghezza della corda e della massa che la costituisce. Un cantino 0.09 premuto agli ultimi tasti possiede massa ed inerzia assai minori della 6a corda di un basso in scala 34 pollici!
Di conseguenza, pur non essendone immune, il basso è meno esposto agli effetti collaterali da eccessiva prossimità dei pickup rispetto ad una chitarra. Nella pratica i pickup per basso hanno spesso magneti maggiorati come numero o come sezione, per cui tale differenza si annulla parzialmente e di conseguenza gli accorgimenti descritti valgono tanto per le chitarre, quanto per i bassi elettrici.

Esistono dunque molte strutture e tipologie costruttive di pickup, create attorno a progetti e tipi di magneti diversi, collocati in modo differente: quasiasi decisione deve essere presa sul campo in modo empirico, ascoltando con attenzione, ripetendo i semplici test necessari e tenendo conto dei vari fattori.
UNA PROCEDURA DI MISURAZIONE
La procedura di misurazione più tipica prevede di tenere premuta la 6a corda all’ultimo tasto della tastiera, producendo una nota singola ed ascoltandone attentamente l’attacco e sopratutto l’inviluppo (la coda). Tenendo la corda ancora premuta sulla tastiera occorre misurare la distanza tra essa e il polo corrispondente del pickup. Dobbiamo poi ripetere la stessa sequenza di operazioni per la 1a corda.

Come dicevo all’inizio di questa guida, non esiste un dato assoluto di “distanza corretta”.
Diciamo però che per partire da una situazione iniziale non troppo lontana da quella ottimale si può considerare di portare il pickup ad una distanza media di 3mm dal Mi basso e di 1.5mm dal Mi cantino.
A partire da questa situazione si può poi valutare caso per caso se aumentare o diminuire la distanza: una distanza minore darà più livello di uscita e più attacco, con brillantezza di suono più accentuata. Al contrario, una distanza maggiore tenderà a produrre un suono più debole, ma anche più morbido e dolce, che può essere altrettanto piacevole, se è ciò che cerchiamo.
IL BILANCIAMENTO TRA PICKUP
Un capitolo a parte merita la regolazione delle distanze dalle corde “relative” tra un pickup e l’altro.
Essa deve tenere conto di tutto quanto esposto fino ad ora, ma ha uno scopo differente, che è quello di bilanciare al meglio l’output dei vari pickup.
La questione è di importanza notevole perché influenza largamente la sonorità dello strumento in tutti i casi nei quali selezioneremo più di un pickup contemporaneamente, sia in serie che (sopratutto) in parallelo. Stratocaster, Telecaster e Les paul per nominare le tre tipologie storiche fonadmentali, sono tutte dotate di almeno due pickup e la loco circuitazione prevede di poterli utlizzare collegati in parallelo, con effetti sonori assai noti e caratterizzanti. Le sonorità date dalla posizione centrale dei selettori Les Paul e Tele, così come le posizioni intermedie 2 e 4 del selettore Stratocaster sono largamente dipendenti dal bilanciamento tra i pickup, per cui vale sempre la pena di spendere un po’ di tempo nel regolarlo di fino.
In dettaglio, la procedura più efficace per il bilanciamento dei singlecoil prevede il posizionamento ottimale a partire dal pickup al ponte, che per i motivi esposti più sopra è quello che ha maggior bisogno di accorciare la distanza dalle corde. Una volta che la sua posizione sia approssimativamente buona, si passa ad effettuare la stessa procedura sul pickup al manico o su quello centrale, se presente. Tutto avviene agendo sulle viti di regolazione visibili sul battipenna, poste ai lati di ciascun pickup, provando dopo ogni regolazione a verificare che suonando negli ultimi tasti non si affaccino problemi di perturbazione della vibrazione delle corde da aprte dei magneti.
Nel caso particolare della Telecaster, il pickup al ponte possiede tre viti di regolazione, una che punta verso il manico e due sul lato che guarda le sellette del ponte, il pickup al manico è invece spesso avvitato direttamente nel legno del body, per cui l’accesso alle sue regolazioni si avrà solo previo smontaggio del battipenna.
Anche nel caso in cui siano presenti pickup di tipo P90 “soapbar” le due viti di regolazione dell’altezza generale non sono a fianco del pickup ma si trovano in mezzo alle viti dei poli regolabili.

BILANCIAMENTO EQUO
Un criterio efficace di regolazione del bilanciamento può essere quello dell’equità: via via che ci allontaniamo dalla tastiera verso il ponte i pickup ricevono dalle corde sempre meno energia, con modi di vibrazione che si sbilanciano progressivamente verso la gamma acuta perdendo basse frequenze. A causa di ciò lo stesso pickup posto al ponte suonerà con volume minore e suono più acido che se posto al manico a parità di distanza dalle corde e viceversa.
Nel caso di due pickup di identica tipologia lo sbilanciamento di volume può essere compensato già a livello di progetto dotando di maggiore output il modello da posizionare al ponte (così accade quando si parla di set calibrati), ma di fatto si agisce sempre sulle viti di regolazione della distanza per trovare la quadra.
BILANCIAMENTO PERSONALIZZATO
Come sempre accade, la procedura di regolazione raramente risponde ad una motivazione unica uguale per tutti e non può conseguentemente seguire una regola assoluta. Ad esempio, se lo strumento tende ad essere generoso sulle basse sarà normale accentuare la distanza dei pickup dal lato corde basse, così come si potrà tenere il pickup al manico più lontano alle corde del dovuto, viceversa una chitarra troppo acida beneficierà di una maggiore distanza dei suoi pickup dai cantini e non necessariamente vorrà far prevalere il pickup al ponte. Quando poi misceliamo vari pickup tra loro, possiamo sperimentare le varie regolazioni a disposizione per variare la pasta sonora a seconda delle nostre preferenze. Giocando su tutti questi parametri assieme avremo a disposizione una vasta gamma di variazioni del carattere sonoro dello strumento.
BILANCIAMENTO TRA CORDE
Il bilanciamento tra le varie corde non sempre è necessario. Può capitare però che si intenda correggere qualche eccedenza o mancanza su un particolare strumento o si preferisca un equilibrio diverso da quello naturale della muta di corde che si sta utilizzando. Nel caso in cui i pickup (di norma humbucker o P90) siano dotati di espansioni polari regolabili è possibile intervenire in vario modo per variare il bilanciamento tra i volumi delle varie corde.
Di seguito è visualizzata la compensazione tipica per una muta di corde di sezione media con corda del sol piena oppure ricoperta.

Più spesso è necessario correggere una sovrabbondanza di bassi o di acuti, o al contrario una loro scarsezza.
In tali casi sarà sufficiente agire sulle viti di regolazione generale presenti ai lati dei pickup, di norma su tutte le tipologie montate su battipenna o su cornicette.

SPERIMENTARE…SEMPRE!
Ogni scelta va quindi ponderata in funzione della situazione di partenza e del risultato che intendiamo raggiungere. Sperimentiamo dunque in tutta serenità: non rischiamo di provocare alcun guasto, nè tantomeno di non poter tornare sui nostri passi qualora la scelta si riveli quella sbagliata. Non sempre la regolazione ideale è quella più “ortodossa”, per cui troppe certezze o timori potrebbero perfino impedirci di raggiungere il risultato sperato!